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Versione 1: 1/10/2010

Le confutazioni di Marcione

Marcione è conosciuto esclusivamente attraverso le numerose confutazioni delle sue tesi che vanno dal secondo al quinto secolo. Si ha notizia anche di varie confutazioni andate perdute. In ordine cronologico le principali sono le seguenti:
  1. Giustino Martire (circa 150) conobbe Marcione e si riferì ai Marcioniti nella sua Prima Apologia. Contro di loro scrisse anche Syntagma pros Markiona, ora perduto ma citato da Ireneo. Ireneo (Haer., IV, VI, 2) cita corti passaggi di Giustino che contengono, ad esempio, la frase: ''Io non avrei creduto a Dio stesso se Questi avesse annunciato qualcun altro come Creatore''.
  2. Ireneo di Lione (circa 176) anch'egli contemporaneo di Marcione volle scrivere un lavoro particolare per confutare Marcione, ma non terminò mai l'opera (Haer., I, 27, 4; III, 12 13); in ogni caso, nella sua opera ''Contro tutte le eresie'', da qualche informazione sulle tesi di Marcione e riporta la frase di Policarpo: ''io ti conosco primogenito del diavolo''.
  3. Rodone (180-192) scrisse un trattato contro Marcione.  L'opera è perduta, ma esistono citazioni interessanti di Eusebio di Cesarea.
  4. Quinto Settimio Fiorente Tertulliano, la fonte principale delle nostre informazioni, scrisse l' ''Adversus Marcionem'' in cinque libri nel 207, e si riferisce a Marcione anche in altri lavori: ''De Praescriptione'', ''De Carne Christi'', ''De Resurrectione Carnis'', e ''De Anima''. Il  suo lavoro ''Adversus Apelle'' è  andato perduto.
  5. Pseudo Tertulliano (probabilmente Commodiano), scrisse un lungo poema in esametri contro Marcione
  6. Pseudo Tertulliano (probabilmente Vittorino Afro) scrisse un ''Ad Justinum Manichaeu, Contra Duo Principia Manichaeorum'' (circa 240)
  7. Adamantio  scrisse il dialogo ''De Recta in Deum Fide'', autore altrimenti sconosciuto ma da non confondere con Origene Adamantio. Il lavoro fu probabilmente composto in greco intorno al 300 e poi tradotto in latino da Rufino di Aquileia. È una confutazione del Marcionismo e di Bardesane.
  8. Ippolito di Roma (circa 220) parlò di Marcione nel suo ''Refutazione di tutte le Eresie'', libro VII, capitoli 17-26; e X, 15.
  9. Epifanio di Salamina compose la sua opera ''Panarion adversus omnes haereres'' nel 374. Il suo lavoro è di valore inestimabile  per la ricostruzione del Canone Marcionita, dato che fornisce 78 passaggi del Nuovo Testamento di Marcione che differiscono dal testo cattolico e, per ogni frammento, aggiunge una breve confutazione
  10. Efrem il Siro (373) fu, in molte delle sue scritture com ad es. ''Inni contro gli eretici'', in polemica contro Marcione.
  11. Yeznik di Koghb, arciprete armeno o, forse, vescovo di Bagrawand (478), scrisse una ''Confutazione delle Sette'', il cui Libro IV è incentrato su Marcione, gli altri libri riguardano i filosofi pagani e gli zoroastriani. È l'unica fonte esterna all'impero romano di cui disponiamo.

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