Versione 1:8/8/2009
Manicheismo: le fonti
Le fonti
Fino alle scoperte fatte nel XXI secolo le sole fonti riguardanti i manichei erano descrizioni e citazioni provenienti da testi Cristiani, Mussulmani o Zoroastriani, in genere critici verso i Manichei.
Nei primi anni del 900 studiosi tedeschi identificavano scritti originali manichei in "Turfan", riguardanti il regno di Uyghur, nel Turkestan Cinese. Anche se spesso in testi erano in pessime condizioni si tratta di centinaia di pagine scritte in Persiano (intermedio, Partico e Sogdiano) ed in turco antico.
Nello stesso periodo studiosi tedeschi individuavano testi manichei, scritti in lingua copta, in Egitto, testi pubblicati, in parte, a Berlino. I testi sono andati dispersi, ed in parte perduti, durante la seconda guerra mondiale rallentando il loro studio e pubblicazione.
Successivamente studiosi francesci, individuavano in Cina tre testi manichei scritti in cinese. Da ultimo l' "Università di Cologna" è riuscita ad acquistare nel 1969 un piccolo codice egiziano, contenente la vita di Mani scritta in greco.
Le scoperte dello scorso secolo hanno consentito di rivedere profondamente quanto era noto in precedenza ed, in particolare, quanto riportato nelle le enciclopedie oggi opensource.
Nei primi anni del 900 studiosi tedeschi identificavano scritti originali manichei in "Turfan", riguardanti il regno di Uyghur, nel Turkestan Cinese. Anche se spesso in testi erano in pessime condizioni si tratta di centinaia di pagine scritte in Persiano (intermedio, Partico e Sogdiano) ed in turco antico.
Nello stesso periodo studiosi tedeschi individuavano testi manichei, scritti in lingua copta, in Egitto, testi pubblicati, in parte, a Berlino. I testi sono andati dispersi, ed in parte perduti, durante la seconda guerra mondiale rallentando il loro studio e pubblicazione.
Successivamente studiosi francesci, individuavano in Cina tre testi manichei scritti in cinese. Da ultimo l' "Università di Cologna" è riuscita ad acquistare nel 1969 un piccolo codice egiziano, contenente la vita di Mani scritta in greco.
Le scoperte dello scorso secolo hanno consentito di rivedere profondamente quanto era noto in precedenza ed, in particolare, quanto riportato nelle le enciclopedie oggi opensource.
I testi scritti da Mani
Segue l'elenco degli scritti di Mani di cui abbiamo notizia, in quanto segnalati da "Al-Nadim", di questi testi è stato spesso ritrovato parte del testo o almeno frammenti (La sigla (MP) sta per "Medio persiano", la lingua usata dai sassanidi.)
A questi le ricerche del 900 hanno aggiunto numerosi testi di preghiere, Omelie, Salmi, e Cronache dall'epoca di Mani fino al medioevo provenienti da Egitto, Siria, Iraq, Iran, Alfagnistan e Cina.
- "Evangelion" ((GR): Ευαγγελιον (MP): "Ewangelyon Zindag")), scritto in Siriaco l' "Aramanico di Babilonia", la lingua più utilizzata da Mani, noto anche come "Vangelo di Mani". Citazioni del primo capitolo sono presenti in Al Nadin; altre parti del testo sono state ritrovate
- "Tesoro di Vita" scritto in siriaco,(( MP): "Niyan i Zindagan"), nessun frammento ritrovato. Test noto a Epifanio, Fozio ed Agostino composto da almeno 7 libri.
- "il Trattato" scritto in siriaco, nessun frammento ritrovato
- "Pragmateia" - contenuto sconosciuto
- "Segreti" scritto in siriaco ((MP:"Razan"), nessun frammento ritrovato, citato da Epifanio e Tito di Bostra come "Mysteria".
- "Il libro dei Giganti" originariamente in siriaco ((MP): "Kawan"), frammenti trovati a Turfan e a Qumran - tratta di cosmogonia e demonologia
- "Lettere fondamentali" o "Dinap", scritto in siriaco; alcune citazioni sono riportate, in latino, nei test anti-manichei di Agostino, scritto in forma epistolare sul modello di San Paolo. Estratti in gnosis.org
- "Salmi e Preghiere" , originariamente in siriaco, ritrovati frammenti scritti in greco, vedi gnosis.org
- "Shabuhragan", (per Re Sapore I°) unico testo di Mani scritto in medio persiano. Dedicato al re Sapur I°, frammenti, in lingua originale, sono stati trovati in Turfan; restano anche alcune citazioni di Al-Biruni
- "Ardahang" o "Libro delle figure"; o "Vangelo dei settanta". detto anche "Arzan" (interessante) in Partico, o "Il Pittore" in Iraniano, ricordato in Persia come uno dei libri santi di Mani anche per le sue belle immagini, scritto durante l'esilio in Turkestan, ciascun capitolo inizia con una diversa lettera dell'alfabeto, riccamente illustrata
- "Kephalaia" o "Discourses" Estratti in (EN) gnosis.org
A questi le ricerche del 900 hanno aggiunto numerosi testi di preghiere, Omelie, Salmi, e Cronache dall'epoca di Mani fino al medioevo provenienti da Egitto, Siria, Iraq, Iran, Alfagnistan e Cina.
Fonti cattoliche antiche
Si tratta di testi che sono stati utilizzati sin dalle polemiche tra Cattolici e Protestanti nel 1500:
Agostino di Ippona - tutti i testi in Italiano e (LT), (EN), (FR), (DE) vedi ed in particolare
Leone I° (Papa: 440-461) (EN) Sermone 24 newadvent.org
Caio Mario Vittorino "Ad Justinum Manicheum" - era un menicheo del Nord Africa, circa 380; testo di dubbia autenticità vedi
Nel 1650 viene ritrovato nella Biblioteca Ambrosiano di Milano di un dialogo tra Achelao, vescovo di Kaskhar/Charchar (al-Wasit) e lo stesso Mani avvenuto nel 277 e registrato da Egemonio, scritto originalmente in lingua greca o forse in lingua siriaca, tra il 300 e il 350. Ci è giunto solamente in una traduzione lingua latina. La disputa altro non è che un espediente letterario, ma l'opera è sicuramente una fonte importante sul manicheismo <ref> Enciclopedia Cattolica, 1911</ref>.
Egemonio (Hegemonius), "Acta Archelai" o "Acta disputationis Archelai episcopi Mesopotamiae et Manetis haeresiarchae" - pubblicazione critica del testo completo L.A.Zacagni 1698 - nau.edu o Anti Nicene Fathers
Il ritrovamento stimola la ricerca di altre fonti ed in particolare le numerose confutazioni antiche del Manicheismo, lista estesa in Catholic.com :
Agostino di Ippona - tutti i testi in Italiano e (LT), (EN), (FR), (DE) vedi ed in particolare
- "De Utilitate credendi ad Honoratum liber unus"
- "De Moribus Ecclesiae et de Moribus Manichaeorum libri duo"
- "De Duabus Animabus contra Manichaeos liber unus"
- "Acta seu disputatio contra Fortunatum Manichaeum, liber unus"
- "Contra Felicem Manichaeum libri duo"
- "De Natura Boni contra Manichaeos liber unus"
- "Contra Secundinum Manichaeum liber unus"
- "Contra Adversarium Legis et Prophetarum libri duo"
- "Contra Adimantum Manichaei discipulum liber unus"
- "Contra Faustum Manichaeum libri triginta tres"
- "Contra Epistolam Manichaei quam vocant Fundamenti liber unus"
- "De Genesi contra Manichaeos libri duo"
Leone I° (Papa: 440-461) (EN) Sermone 24 newadvent.org
Caio Mario Vittorino "Ad Justinum Manicheum" - era un menicheo del Nord Africa, circa 380; testo di dubbia autenticità vedi
Nel 1650 viene ritrovato nella Biblioteca Ambrosiano di Milano di un dialogo tra Achelao, vescovo di Kaskhar/Charchar (al-Wasit) e lo stesso Mani avvenuto nel 277 e registrato da Egemonio, scritto originalmente in lingua greca o forse in lingua siriaca, tra il 300 e il 350. Ci è giunto solamente in una traduzione lingua latina. La disputa altro non è che un espediente letterario, ma l'opera è sicuramente una fonte importante sul manicheismo <ref> Enciclopedia Cattolica, 1911</ref>.
Egemonio (Hegemonius), "Acta Archelai" o "Acta disputationis Archelai episcopi Mesopotamiae et Manetis haeresiarchae" - pubblicazione critica del testo completo L.A.Zacagni 1698 - nau.edu o Anti Nicene Fathers
Il ritrovamento stimola la ricerca di altre fonti ed in particolare le numerose confutazioni antiche del Manicheismo, lista estesa in Catholic.com :
- Alessandro di Licopoli, "De Palcitis Manichaeorum", egiziano, pagano, convertito al manicheismo e quindi all'ortodossia, edizione critica di Brinkmann Leipzig 1895 <ref> vedi anche Haardt</ref> o (LT, GR) MPG e (EN) newadvent.org
- Tito di Bostra - Arabia (vescovo 361-371) (EN Titus of Bostra), opere: "Pitra" (“Anacleta sacra") e "Contra manicheos" Giunti completi nella versione in siriaco. (La Garde Berlin 1859)
- Efrem il Siro (306-373) (EN Ephrain the Syrian) poema anti manicheo pubblicato in Kessler "Mani"
- Serapione di Thmuis (350) (EN Serapion of Thmuis), accreditato da San Girolamo di un eccellente opera contro i manichei, testo restaurato da Brinkmann Berlin 1895
- Epifanio di Salamina, monaco e vescovo di Besanduk, vicino a Eleutheropoli, in Judea, (n. dopo 310-403), "Adversus Haeresis" dedicato principalmente alla confutazione del manicheismo (circa 374) vedi
- Teodoreto di Cipro (458) (EN Theodoret of Cyrus) "De haereticorum fabulis", (GR) MPG83
- Ditimo il Cieco, vescovo di Alessandria (345-395) vedi; trattato in 18 capitoli contro i manichei.
- Paolo il Persiano (circa 529), "Disputa con Fotino il manicheo" <!--MPG 86: non trovato-->
- Zacharias Retor o Zacharias Heirosolymitanus (circa 536) "Sette tesi contro i manichei" <!--MPG 85: non trovato-->
- Ambrosiaster (370-380), ritrovato nella Biblioteca Ambrosiana, entrambe i testi di cui è composto erano stati a lungo attribuiti a Agostino di Ippona, publicati da Souter "A study of Ambrosiaster" 1907: "Commenti alle lettere di San Paolo" MPL 017 e "Ammonitio in Librum Quaestionum Veteris et Novi Testamenti" MPL 025 2205
- Eracliano (circa 510), "Contro i manichei libri 20", <!--cpd 86: non trovato-->
- Giovanni Damasceno (750): "Dialogo contro i manichei - de Heresibus" <!--MPG 94 0677 0780: non trovato--> e "Discussione di Giovanni ortodosso con i manichei" <!--MPG 94: non trovato-->
- Fozio (circa 891) "Adversos manicheos", riguarda l'eresia dei Pauliciani chiamati Manichei in quanto Dualisti testo in (LA,GR) MPG 102 0015-264
Fonti persiane, siriane e armene
Si tratta di fonti che sono state utilizzate dai ricercatori a partire dal XIX secolo:
- Muhammad al-Shahrastani (1086–1153) nato in Kurasan/Persia: "Kitab al–Milal wa al-Niha" o il "libro delle sette religiose e delle scuole filosofiche",
- Muhammad ibn Isahak Al Nadim( "The Shining One"), " Firhist al'ulum o Compendio delle Scienze", pubblicato da Fluegel in "Mani", Lipsia 1882 - En Nadin è uno storico persiano sciita del X secolo. vedi
- Muhammad ibn Ahamad Al Biruni, (973-1048) "Cronologia delle genti orientali" pubblicato da Sachau in "India" 1888, Londra - Al Biruni è uno storico persiano sciita http://www.columbia.edu/cu/lweb/digital/collections/cul/texts/ldpd_5949073_001/index.html vedi
- Theodore Bar Khoni "Eskolio" (o "Memorie") pubblicato da Pognon in "Inscriptions mandaites des coupes de Khouabir", Paris, 1898 - Bar Khoni è un vescovo nestoriano di Cascr in Siria del VI° secolo - importante per le designazioni siriane delle figure cosmologiche manichee.
- Enzik of Koghb (o Yeznik Koghbatsi, Vescovo della Chiesa apostolica armena di Bagrevand, 442-450), "Refutazione delle sette" (EN): Tertullian.org
Fonti provenienti da ricerche recenti
Risultati di ricerche archeologiche o di individuazioni fortunate, i principali testi sono i seguenti:
Sono stati ritrovati inoltre testi manichei scritti in turco, persiano, partico e sogdiano
- Testi di Turfan della "Preußische Akademie der Wissenschaften" di Berlino, pubblicati in vari testi il primo dei quali è Waldschmidt and Lentz "Manichaeische Dogmatik aus chinesischen und iranischen Texten", 1933, Berlino - i testi comprendono: "Libro di Enoch", "nascita e missione del primo uomo", l' "inno cosmologico", libro di preghiere e confessioni.
- Papiri di Medinat Mahai in Fayyum, appartenuti ad una biblioteca manichea, acquistati in Egitto da Carl Smidt, Chester Beaty e altri; contengono "Kephalaia", le "Lettere di Mani ai discepoli", "Incontri sul Vangelo Vivente", testi storici e cronache dei seguaci, "Inni", "Omelie"
- CMC, "Cologne Mani-Codex", scritto in greco e ritrovato in Egitto nel 1969 - pubblicazione completa Koenen e C.Roemer 1985.
- Qumram (Palestina 1947) e Nag Hammadi (Egitto 1945), papiri gnostici, tra i quali testi probabilmente noti a Mani come le "Apocalissi" attribuite a Adamo, Seth, Enoch e il "Vangelo di Tommaso".
Sono stati ritrovati inoltre testi manichei scritti in turco, persiano, partico e sogdiano