Versione 1: 10/12/2008
Messaliani
I "Messaliani" o "Massaliani" o "Eutiches" sono stati condannati come eretici dal Concilio Ecumenico di Efeso (431 D.C.). Si tratta di una comunità diffusa in Mesopotamia, Siria e costa sud dell'Anatolia; compare dopo Costantino – non si hanno più notizie dopo il V secolo. Secondo alcuni autori (Obolensky Cap.III) hanno influenzato i Bogomili in Tracia nel X Secolo.
Storia
I nomi
Tra loro si chiamavano Pneumatici, "gli eletti", all'uso gnostico. I Vescovi li chiamano con numerosi nomi non sempre ben identificabili: Massaliano o Messaliano (da metzalìn che in aramaico significa "oranti") o, dal greco "euchomai"/pregare, sono chiamati Eutiches o anche Entusiasti (da greco "eurous", pieno di Dio) o Corentes per lo spirito "diabolico" che li agita. ( vedi Concilio di Efeso). Sono chiamati anche Adelfiani, Marcianiti o Lampertiani dai loro leader Adelfo, Marco e Lamperto
Gli eventi prima di Efeso
Epifanio di Salamina suppone siano sorti ai tempi di Costanzo, Teodoreto in quelli di Valentiniano. Epherm il Siro(306-373c) <ref name=PL>Plested</ref> li segnala in Siria tra 363 e il 373.
Nel 376 Flaviano, Vescovo di Antiochia, condanna i Messaliani, e li perseguita tra il 381 e il 404 in Palestina e Panfilia con torture e roghi, Anfiloco, Vescovo di Iconio, ottiene la condanna<ref>Fozio – p52 – unica fonte dell'evento</ref> dei Messaliani nel Sinodo di Side nel 388, assieme a 25 vescovi. Flaviano, avvertito da Anfiloco, con un gruppo di monaci cattura Adelfo ormai molto vecchio, e lo porta ad Edessa per interrogarlo <ref name=PL/> convoca quindi un sinodo con i Vescovi Bizus di Seleucia, Maruthas, vescovo di Sufareni in Mesopotamia and Samus che ritengono insincero il pentimento di Adelfo, un laico dalla Mesopotamia, <ref name=CE/> e lo "puniscono e scomunicano" assieme a Sabas un anacoreta eunuco <ref> si sarebbe mutilato egli stesso,come Origene , interpretando alla lettera ".. e vi sono eunuchi che si sono fatti eunuchi da se stessi, per il regno dei cieli" http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Mt19,12&formato_rif=vp (MT. 19,12) </ref> e un altro Sabas, Eustachio di Edessa, Dadoes, Hermes e Simeon. Flaviano comunica la sentenza in Osroene (Edessa) e a Litoio, vescovo Armeno di Melitene, il quale brucia il loro “monasteri” (vdi Teodoreto) . Un altro vescovo armeno viene da lui accusato di favorire i Messaliani. Attico, Patriarca di Costantinopoli (406-425), chiede ai vescovi di Panfilia di espellere i Messaliani. Sisinio Patriarca di Costantinopoli (426-427), nominato dal Concilio di Costantinopoli del 426, scrive, assieme a Teodoto di Antiochia dal concilio ai vescovi di Panfilia specificando le pene per eretici e gli eccesiastici tolleranti. Giovanni di Antiochia avverte Nestorio, anche i nestoriani in Siria perseguitano i Massaliani. <ref>http://www.newadvent.org/cathen/10212a.htm Messalian in new advent</ref> Nel 428 la lettera sinodale viene confermata con decreto imperiale <ref name=PL/>
Nel 376 Flaviano, Vescovo di Antiochia, condanna i Messaliani, e li perseguita tra il 381 e il 404 in Palestina e Panfilia con torture e roghi, Anfiloco, Vescovo di Iconio, ottiene la condanna<ref>Fozio – p52 – unica fonte dell'evento</ref> dei Messaliani nel Sinodo di Side nel 388, assieme a 25 vescovi. Flaviano, avvertito da Anfiloco, con un gruppo di monaci cattura Adelfo ormai molto vecchio, e lo porta ad Edessa per interrogarlo <ref name=PL/> convoca quindi un sinodo con i Vescovi Bizus di Seleucia, Maruthas, vescovo di Sufareni in Mesopotamia and Samus che ritengono insincero il pentimento di Adelfo, un laico dalla Mesopotamia, <ref name=CE/> e lo "puniscono e scomunicano" assieme a Sabas un anacoreta eunuco <ref> si sarebbe mutilato egli stesso,come Origene , interpretando alla lettera ".. e vi sono eunuchi che si sono fatti eunuchi da se stessi, per il regno dei cieli" http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Mt19,12&formato_rif=vp (MT. 19,12) </ref> e un altro Sabas, Eustachio di Edessa, Dadoes, Hermes e Simeon. Flaviano comunica la sentenza in Osroene (Edessa) e a Litoio, vescovo Armeno di Melitene, il quale brucia il loro “monasteri” (vdi Teodoreto) . Un altro vescovo armeno viene da lui accusato di favorire i Messaliani. Attico, Patriarca di Costantinopoli (406-425), chiede ai vescovi di Panfilia di espellere i Messaliani. Sisinio Patriarca di Costantinopoli (426-427), nominato dal Concilio di Costantinopoli del 426, scrive, assieme a Teodoto di Antiochia dal concilio ai vescovi di Panfilia specificando le pene per eretici e gli eccesiastici tolleranti. Giovanni di Antiochia avverte Nestorio, anche i nestoriani in Siria perseguitano i Massaliani. <ref>http://www.newadvent.org/cathen/10212a.htm Messalian in new advent</ref> Nel 428 la lettera sinodale viene confermata con decreto imperiale <ref name=PL/>
Gli eventi tra Efeso e Calcedonia
La condanna viene confermata nel 431 al Concilio di Efeso | I Concilio di Efeso <ref name=CE/> dai Vescovi Anfiloco di Iconio e Valeriano di Perge e dai vescovi di Panfilia e Licaonia ; il testo conciliare accenna anche ad una condanna da parte di Cirillo, Vescovo di Alessandria.
Epifanio, Vescovo di Constancia (Salamina) indica come loro massima autorità (i massiliani rifiutano le gerarchie) Adelfo, un laico autore del testo “Asceticus”. L'Asceticus , testo ritenuto smarrito, viene presentato al Concilio di Efeso - potrebbe trattarsi delle "Omelie di Macario"<ref>vedi Marcus Plested – pag.20-23 – l'attribuzione è dubbia ma una nota a margine dice che il dubbio è antico</ref> Anatemi contro i Messaliani vengono scritti Archelao, vescovo di Cesara in Cappadocia e da Eraclide, vescovo di Nissa. Nel 449, al Secondo concilio di Efeso | II Concilio di Efeso (noto anche come "Brigantaggio di Efeso", guidato da Dioscuro vescovo di Alessandria su posizioni Monofisite) l'Imperatore Teodosio II accetta le conclusioni del Concilio di Efeso ma il suo successore Marciano convoca il Concilio di Calcedonia nel 451 con il quale si completa la separazione della chiesa di Egitto (Chiesa Copta) e poco dopo anche della Chiesa Armena; lo stesso anno Nestorio viene ucciso in esilio (dal 435) nell'oasi di El Kharga, presso Tebe, in Egitto. La chiesa Nestoriana si separa e sopravvive anche oggi come Chiesa cattolica caldea| Chiesa Caldea.
Epifanio, Vescovo di Constancia (Salamina) indica come loro massima autorità (i massiliani rifiutano le gerarchie) Adelfo, un laico autore del testo “Asceticus”. L'Asceticus , testo ritenuto smarrito, viene presentato al Concilio di Efeso - potrebbe trattarsi delle "Omelie di Macario"<ref>vedi Marcus Plested – pag.20-23 – l'attribuzione è dubbia ma una nota a margine dice che il dubbio è antico</ref> Anatemi contro i Messaliani vengono scritti Archelao, vescovo di Cesara in Cappadocia e da Eraclide, vescovo di Nissa. Nel 449, al Secondo concilio di Efeso | II Concilio di Efeso (noto anche come "Brigantaggio di Efeso", guidato da Dioscuro vescovo di Alessandria su posizioni Monofisite) l'Imperatore Teodosio II accetta le conclusioni del Concilio di Efeso ma il suo successore Marciano convoca il Concilio di Calcedonia nel 451 con il quale si completa la separazione della chiesa di Egitto (Chiesa Copta) e poco dopo anche della Chiesa Armena; lo stesso anno Nestorio viene ucciso in esilio (dal 435) nell'oasi di El Kharga, presso Tebe, in Egitto. La chiesa Nestoriana si separa e sopravvive anche oggi come Chiesa cattolica caldea| Chiesa Caldea.
Gli eventi dopo Calcedonia
Nel 458 il successore di Zeno come guida dei Messaliani è Lamperto<ref>Fozio</ref>, autore del libro “Testamento” andato perduto. Lamperto. era stato fatto prete da Alipio, vescovo di Cesarea (Cappadocia). Viene accusato di eresia da Geronzio, superiore dei monaci di Glitis. Indagato da Ormida, vescovo di Comana, viene condannato anche da Alipio. Alfio vescovo di Rhinocolura (o Rhinocorura) diocesi suffraganea di quella di Pelusion , oggi Tell el-Farama in Egitto e vicino a Gaza difende Lamperto e viene destituito come pure un altro Alfio, fatto presbitero da Timoteo, Vescovo di Alessandria.
Influenza sui Bogomili
Alcuni studiosi <ref name=OB/> sostengono un influenza dei Messaliani sui Bogomili. L'ipotesi è antica e si basa sulle seguenti informazioni: <ref> Tillemont</ref> #Fozio testimonia la resurrezione dei Massalini in Cappadocia #Massimo Vescovo di Crysopolis (Scutari) (morto nel 662) dice che l'eresia esiste ancora nel VII secolo #Ermenopulo osserva che Eleuterio di Paflagogia (mote 950) ha aggiunto nuovi crimini all'eresia e che essa, in parte, e diventata la sorgente della setta dei Bogomili ben conosciuta nel perido di decadenza dell'im pero greco. La connessione tra vecchi e nuovi Messaliani è resa plausibile delle deportazioni del X-XI secolo di popolazioni Anatoliche in Tracia, specie da Melitene, che possono avere portato in Tracia alcuni Messaliani (vedi πauliciani e Tondrachiani). I Bogomili (popolazioni greche, slave e bulgare) infatti presentano alcune differenze dai Pauliciani di Filippopoli (di discendenza armena e siriana), come ad esempio una maggiore vicinanza al mondo monastico. Per altri studiosi <ref>Plested pag 26</ref> la parola “Massaliano” dopo il V secolo si limita ad indicare una eccessiva, o percepita tale, conscia esperienza di Dio raggiunta con la preghiera. Le nostre fonti <ref>Giovanni Damascno è la più dettagliata</ref>non ci danno di fatto una descrizione della teologia Messaliana quanto piuttosto gli elementi per la definizione e identificazione di una eresia. Le differenze tra Pauliciani e Bogomili possono essere spiegate dagli apporti dei monaci bizantini tra i quali l'eresia aveva presa significativa e dall'uso "legale" del termine "Massaliano" (vedi anche Manichei Medievali).
Messaliani in Armenia
Nel 447 si tiene a Shahapivan un Sinodo della Chiesa Armena che decreta una punizione a chi, religiosi in particolare, segue o collabora con gli eretici "Mclne". In particolare il teto condanna il fatto che che una eretica faccia da governate ad un religioso; ciò rende improbabile che si tratti dell'eresia Messaliana <ref>Nesserian Pag.16</ref> orientando piuttosto verso una identificazione con i Pauliciani (chiamati Tondrachiani in Armenia).
In tal caso, anche se Epifanio le tratta come eresie distinte, i Messaliani potrebbero essere identificati con i Borboriti; i "fangosi" dei quali non ci sono praticamente informazioni. Queste associazioni sono comunque molto incerte.
In tal caso, anche se Epifanio le tratta come eresie distinte, i Messaliani potrebbero essere identificati con i Borboriti; i "fangosi" dei quali non ci sono praticamente informazioni. Queste associazioni sono comunque molto incerte.
Dottrina
Teologia
La dottrina dei Messaliani può essere sintetizzata come segue <ref>Giovanni Damasceno</ref>:#L'essenza ("ousia") della Trinità può essere precepita dai sensi umani #Il triforme Dio si è trasformato in unità ("ipostasi") per unirsi con l'animo del perfetto #Dio ha preso diverse forme per rivelarsi ai sensi #Solo questa rivelazione sensibile di Dio conferisce perfezione al Cristiano #lo stato di perfezione, libertà dal mondo e dalla passione, è quindi ottenuta solo con la preghiera,non mediante la chiesa, il battesimo o un qualche sacramento che non ha effetto sulle passioni o influenzano il demonio sull'anima. La loro dottrina<ref> Runciman – Pag 21</ref> sembra essere di origine gnostica ma sono poco interessati alla speculazione, hanno piuttosto un atteggiamento emotivo, forse collegabile alla tradizione Montanismo |montanista. Sono evangelici (rifutano la tradizione) e rigettano il Vecchio Testamento; sono docetismo|docetisti (L'umanità di cristo è solo apparente) non riconoscono quindi il ruolo di Maria come madre di Gesù, di Giovanni Battista e i santi, eccetto i martiri, odiano la croce come simbolo di tortura. Interpretano la Creazione come gli Gnostici ("con atteggiamento da monaci predicano malvagità manichee" <ref name=CE/>), il mondo è creato da Demiurgo che è Satana, figlio maggiore di Dio, mentre Gesù ne è il figlio minore. Solo la preghiera, il solo "Padre Nostro", è possibile rigettare lo spirito demoniaco. Una volta cacciato il Demonio, attraverso la ripetizione ossessiva della preghiera e un periodo di astinenza e digiuno di tre anni <ref name=CE/>, raggiungono uno stato di "apatia" nel quale avviene l'unione con lo Spirito Santo. Raggiunto tale stato di grazia non è più possibile nemmeno peccare.
Comportamenti
Anche se Epifanio ammette che tra loro ci sono persone con comportamenti retti e moderati i Messaliani <ref> Epifanio</ref> sono descritti come bande di vagabondi che vivono di carità e che pregano ossessivamente. Si tratta di gruppi misti, con ampia presenza femminile. Raggiunta la visione di Dio si sentono liberati da ogni disciplina eccelsiastica e e obbligazione morale e sono pertanto accusati di ogni sorta di comportamento immorale (orge, incesti..) e di violenza. Alcuni si castrano<ref name=CE/> Lasciano l'organizzazione, l'insegnamento e i compiti religiosi anche alle donne ; venerano chi, tra loro, a raggiunto la perfezione siano essi uomini o donne. Vietano ogni tipo di lavoro manuale come demoniaco ed inutile allo spirito.<ref name=CE/>
Bibliografia
Fonti primarie
- Epifanio di Salamina (315-403) - descrizione poco chiara<ref name=PL/> che testimonia la costante diffidenza dei greci l'ascetismo mesopotamico. Parla di Messaliani pagani e cerca di collegarli con gli eretici cristiani, li accusa di oscenità ma ammette che vi sono anche persone continenti. Solo il rifiuto del lavoro manuale resta nelle successive condanne delle sue accuse violente. Li localizza la loro origine in Mesopotamia e li dice presenti in Antiochia. (GR) "Librorum adversus haereses" http://ia360626.us.archive.org//load_djvu_applet.cgi?file=1/items/epiphaniilibror00epipgoog/epiphaniilibror00epipgoog.djvu archive.org
- (EN) Panarion http://books.google.com/books?id=brxgNsxJKkUC Google Books pag 629
- Teodoreto di Cirro (393-457) "Historia Ecclesiae") http://www.ccel.org/ccel/schaff/npnf203.iv.viii.iv.x.html ccel.org tomo IV. 10
- Giovanni Damasceno (700-750) "De Haeresis". c. 80 pag 728) (GR-LA) http://www.documentacatholicaomnia.eu/04z/z_0675-0749__Iohannes_Damascenus__De_Haeresibus_(MPG_94_0677_0780)__GM.pdf.html Migne Patristica Greca
- Atti del Primo Concilio di Efeso: http://www.monachos.net/library/Ephesus,_Council_of_(431):_Definition_Against_the_Messalians_/_Euchites monachos.net http://www.fordham.edu/halsall/basis/ephesus.html fordham.edu
- Fozio (820-898) "Biblioteca" o "Myriobilion" http://www.ccel.org/p/pearse/morefathers/photius_03bibliotheca.htm Migne Patristica Greca CIII - 88 scrive nel IX secolo su documenti del VI secolo<ref name=PL/>
Fonti secondarie
- Vrej Neressian "The Tondrakian Movement: Religious Movements in the Armenian Church from the Fourth to the Tenth Centuries" ISBN0915138999, http://books.google.com/books?id=z41AN07ueSoC&printsec=frontcover&dq=tondrakian&lr= Google Books
- Dmitri Obolensky "The Bogomils: A Study in Balkan Neo-Manichaeism" (Cambridge, 1948), reprint New York, 1978, ISBN 0521607639, http://books.google.com/books?id=01lYi1pW7W4C&printsec=frontcover&dq=Obolensky+bogomils Google Books
- Steven Runciman "The Medieval Manichee: A Study of the Christian Dualist Heresy" (Cambridge, 1947) , ISBN 0521289262, http://books.google.com/books?id=d1LGB7u5iD0C&printsec=frontcover&dq=runciman+manichee Google Books
- Marcus Plested "The Macarian Legacy: The Place of Macarius-Symeon in the Eastern Christian Tradition" (Oxford Theological Monographs 2004), ISBN0199267790, http://books.google.com/books?id=pksKeCFX43cC&dq=%22Macarian+Legacy%22&pg=PP1&ots=A0Fpl2iiOO&source=bn&sig=QOkhVSuQlQHLnymR8dl6pVgt6x4&hl=en&sa=X&oi=book_result&resnum=4&ct=result#PPA20,M1 Google Books
- illemont "Memoires" Tom. VIII in appendice http://www.monachos.net/library/Ephesus,_Council_of_(431):_Definition_Against_the_Messalians_/_Euchites monachos.net
Collegamenti esterni
- Catholic Encyclopedia. (1917) http://www.newadvent.org/cathen/10212a.htm "Messalians"
- Catholic Encyclopedia. (1913). New York: Robert Appleton Company ed http://en.wikisource.org/wiki/Catholic_Encyclopedia_(1913)/Messalians| "Messalians"
- Henry Wace and William Smith "A Dictionary of Christian Biography, Literature, Sects and Doctrines" (1880) pag 258-261. http://books.google.com/books?id=cqT-R6-CPxoC&dq Google Books.