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Il secondo impero bulgaro

  La cristianizzazione della Bulgaria inizia ufficialmente nell'864. Dal 917 al 1118 viene costituito il primo impero bulgaro che occupa stabilmente i Balcani del sud eccetto le coste. Le principali città sono Preslav da cui si diffonde l'uso della scrittura ecclesiastica in slavo, Ohrid, importante centro religioso della Macedonia e Plovdiv/Filippopoli sede della comunità degli eretici pauliciani spostati in Tracia in quanto militari fedeli agli imperatori iconoclasti e come prigionieri dopo la distruzione del loro stato, con capitale Tefrice/Dvrgi, in Anatolia (872) [Run, Loo]. Da questa comunità si diffonde tra la popolazione bulgara l'eresia Bogomila, molto influente durante il primo impero bulgaro.
La Bulgaria e la Macedonia [Fin2] sono controllate dai bizantini fino al 1185 quando, con la morte di Manuele I°, due fratelli Teodoro, poi chiamato Pietro, e Asen guidano una sollevazione che ha grande successo per la debolezza dei bizantini e perché riesce a coinvolgere Bulgari e Valacchi ed a disporre di numerosi combattenti Cumani. Andronico imperatore è occupato a combattere i normanni che avevano preso Durazzo ed erano penetrati per terra e per mare fino a Salonicco. Successive campagne anti-bulgare nel 1186-1187 non hanno successo e viene così costituito un secondo impero bulgaro tra il Danubio e la catena dei monti Balcani, con capitale Trnovo ove risiede Pietro mentre Asen risiede a Preslav, l'antica capitale del primo impero Bulgaro.
Nel 1189 Pietro, alleato con la Serbia, chiede a Federico I° Barbarossa una alleanza contro Bisanzio; non ha successo, e nel 1190, dopo che la crociata è passata in Anatolia, un tentativo bizantino contro i bulgari si traduce in una pesante sconfitta. Nel 1197 Pietro viene ucciso e gli succede il terzo fratello Kalojan il quale continua i raid in Tracia utilizzando anche le tecniche di assedio apprese a Bisanzio. Un attacco dei russi contro i Cumani oltre il Danubio, indebolisce però il suo esercito e l'imperatore Isacco III° può eliminare alcuni feudatari infedeli e fare una pace con i bulgari che riconosce all'impero i territori fino alla catena Balcanica. (1201-1202).

Mentre l'eresia bogomila era diffusa e appoggiata dal governo durante il primo impero bulgaro non vi sono notizie specifiche [Los §16] riguardanti l'eresia durante il regno di Pietro ed Asen. La loro politica religiosa è quella tradizionale: probabile tolleranza religiosa e autonomia dalla Chiesa di Bisanzio. Istituiscono un patriarca autocefalo sul modello ortodosso che fa riferimento formale, dopo il 1204, all'arcivescovo ortodosso di Ohrid, in quanto all'epoca neutrale trovandosi nel regno dell'Epiro, frammento dell'impero Bizantino che sopravvive alla caduta di Bisanzio. Trnovo viene abbellita e arricchita di nuove costruzioni e chiese e vi si installa una comunità di mercanti di Dubrovnik e successivamente anche di veneziani. Con Kalojan (1197-1207) la politica religiosa diventa ricerca di un accordo formale ma non di dipendenza sostanziale dal Papato. Nel 1204 Kalojan viene incoronato re/kzar dal legato papale Leone nella chiesa di St.Demetrio a Trnovo.
Dopo la morte di Kalojan sale al potere il nipote Boril; in posizione politicamente debole convoca nel 1211 il concilio di Trnovo di cui restano gli atti [Ham]. Il concilio condanna un eresia riconducibile a quella catara: il testo della condanna integrato con il synodicon greco va a costituire un synodicon bugaro, o di Boril, da recitarsi in tutte le chiese le domeniche ed in alcune altre festività. L'eresia viene indicata come un misto di manicheismo e messalianesimo ma i sedici anatemi richiamano esclusivamente posizioni Bogomile o Pauliciane. Nel Synodicon di Boril vengono ricordati i nomi di 7 “apostoli” bogomili che rappresentano la continuità della comunità sin dal mitico Bogomil e quindi dal primo impero bulgaro quando la presenza dei bogomili era stata particolarmente significativa. Nel 1218 Asen II°, figlio di Asen I°, prende Trnovo e accieca Boril dando inizio al periodo di massima potenza del secondo impero bulgaro.

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