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L'arcivescovado di Zara

Lampredio (1154-1178) è eletto primo arcivescovo di Zara (bolla Licet Universalis) con l'appoggio del conte Petrana, zaratino e oppositore degli ungheresi. Il vescovo è soggetto al Patriarca di Grado

 Enrico Dandolo dal 1157, zio del futuro omonimo Doge, ma è confermato direttamente dal Papa Alessandro III°.

L'arcivescovo di Zara istituisce il vescovado di Lesina (Hvar). Questo vescovado viene costituito dal 1154 per Martino Manzevin, di una famiglia patrizia di Zara, il quale si fa confermare dall'arcivescovo di Dubrovnik, rifiutando di riconoscere l'arcivescovo filo-veneziano di Zara ed essendo la sede di Spalato gestita dal legato pontificio (1165-7) in Ungheria Alberto di Morra.

Nel 1185 gli succede il nipote Nicola che si fa nominare vescovo di Lesina direttamente dal Papa Lucio III° che ha raggiunto a Verona. Nella sede arcivescovile di Zara dal 1183 si succedono Damiano (fino al 1186/1187) e Petar (1187-1197). Entrambe rifiutano obbedienza a Grado e pertanto assumono il titolo di “Arcieletto”; il secondo, ungherese, non prende mai possesso della sede e delega i suoi compiti a Nicola Manzavin.

Alla morte di Petar, Nicola si fa eleggere “Arcieletto” di Zara dal Capitolo con l'appoggio della popolazione e del principe Andrea. Rifiuta di richiedere il palio all'arcivescovo di Grado. Accusato di aver occupato indebitamente il soglio, rifiuta di andare a Roma a giustificarsi e viene scomunicato nel 2002 [Far] dall'arcivescovo Ranieri di Spalato per ordine di Papa Innocenzo III°.

Manzavin rimane a Zara con l'appoggio del capitolo e del conte Damiano Desinie (m.1199) e poi di Domaldo/Vysen, che nei decenni successivi viene eletto conte di Nin (1208), Sebenico (1210 e 1220) , Spalato (1210, 1216 e 1220) e Clissa (1221 e 1227). Domaldo appartiene alla già citata famiglia Kačić, signori di Omis, accusati dal Legato Aconzio di proteggere gli eretici e di compere azioni di pirateria contro i crociati [Ben, Tom]  Zara non avrà un vescovo durante il passaggio della crociata e sino al 1208 quando è veneziana.

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